Sabato 18 Febbraio il Museo Filangieri inaugura gli appuntamenti mensili dedicati allo Yoga.
Nella suggestione lignea della splendida Sala Agata, immersi nella bellezza delle collezioni, sotto il magnifico lucernario e sopra lo straordinario pavimento maiolicato, sarà possibile praticare Yoga circondati dai capolavori della prestigiosa pinacoteca e guidati da due autorevoli insegnanti: Stefania Cristiano alle 11.00 per lo Yoga Vinyasa Flow e Vincenzo Improta alle 17.00 per l’Hatha Yoga.
Entrambe le sessioni saranno precedute da una visita del museo con una guida d’eccezione: il direttore Paolo Iorio.
La persona e il suo benessere psico-fisico costituivano il perno attorno a cui ruotava la filosofia dell’illuminista Gaetano Filangieri Sr: una delle sue idee più rivoluzionarie, infatti, fu proprio il considerare inalienabile, per ogni persona, il diritto alla felicità. Concetto che il suo omonimo nipote estese alla necessità di declinare e agire tale diritto anche attraverso la bellezza e l’armonia dell’arte.
Il Museo Filangieri, Palazzo d’arte policulturale, si pone quindi come luogo ideale per offrire una esperienza profonda di benessere, oggi più che mai necessaria: un appuntamento mensile con la pratica dello Yoga.
Lo yoga, infatti, ben si coniuga al messaggio dei Filangieri: una filosofia che si traduce in pratica e che contribuisce, se non direttamente alla felicità invocata da Filangieri Senior come diritto, al benessere e all’equilibrio interiori.
La proposta permette di scegliere tra due tipologie di Yoga: la mattina è dedicata al Vinyasa Flow, una pratica più dinamica, il pomeriggio al più meditativo Hatha Yoga.
Il costo per ciascuna sessione (visita guidata + lezione di Yoga) è di €35 comprensivi di diritti di prevendita. Se si sceglie di partecipare ad entrambe le lezioni il costo è di €55. Qui il link per acquistare i biglietti.
Per informazioni è disponibile, anche via Whatsapp, la linea dedicata +39 371.5217747
Non essendoci uno spogliatoio è importante indossare abiti comodi e portare con sé il tappetino, un plaid, una felpa e un paio di calzini. Il Museo è attento all’ambiente e cerca di limitare l’uso della plastica: per chi viene con una propria tazza, alla fine della pratica sarà disponibile una tisana calda.
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