Chi era Gaetano Filangieri e perché il Comune di Napoli ha deciso di dedicargli il Maggio dei Monumenti 2019?

“Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità”
(Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America, documento che segna la nascita degli Stati Uniti d’America, ratificato a Filadelfia il 4 luglio 1776).

La figura di Gaetano Filangieri, nonno dell’omonimo fondatore del nostro museo, domina la scena di questa primavera napoletana.

Illuminista carismatico, Filangieri ebbe una stretta corrispondenza con i più grandi filosofi, intellettuali e politici europei, arrivando ad ispirare in Benjamin Franklin l’esigenza del “diritto alla ricerca della felicità” come diritto inalienabile di tutti gli uomini, inserito nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America.

La Biografia

Gaetano Filangieri, figlio del Principe di Arianiello Cesare Filangieri, nacque nel 1752.
Iniziò presto la carriera militare recandosi in Sicilia, dove conobbe i più importanti intellettuali palermitani. Tornato a Napoli, tra il 1774 e il 1780, divenne Alfiere e poi Sottotenente del Regio Battaglione di Marina e nel contempo svolse incarichi a Corte in qualità di “maggiordomo della settimana” e di “gentiluomo di camera” .

In quel periodo scrisse i primi due volumi de La Scienza della Legislazione, la sua opera più importante.
I testi furono molto apprezzati da studiosi come Pietro Verri o Cesare Beccaria ed altri illuministi europei, con molti dei quali avviò una fitta corrispondenza.

Nel 1780 il filosofo napoletano conobbe Charlotte Frendel, nobile ungherese giunta a Napoli come istitutrice della principessa Maria Luisa, figlia di Ferdinando IV e Maria Carolina
Una volta sposati, la giovane coppia si trasferì in una villa a Cava dei Tirreni, dove il filosofo scrisse gli altri due libri de La Scienza e continuò a corrispondere con gli amici europei, ricevendoli ogni qualvolta gli facevano l’onore di una visita.

Fecero omaggio di una visita al filosofo napoletano personaggi illustri come Friedrich Johann Lorenz Meyer, Johann Heinrich Bartels e Johann Wolfgang Goethe

Gli ultimi due volumi de La Scienza della Legislazione non furono mai completati, perché nel 1788 fu costretto a ritirarsi con la moglie e i figli, Carlo e Roberto, a Vico Equense, a causa dei sintomi della tubercolosi.
Morì nel 1788 a soli 36 anni.

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