In quale modo Gaetano Filangieri ispirò il “Diritto alla Felicità” della Costituzione Americana?

La corrispondenza tra Gaetano Filangieri e Benjamin Franklin, conservata nell’Archivio del Museo Filangieri di Napoli, nacque grazie alla mediazione di Luigi Pio, segretario di Legazione a Parigi per il Regno delle Due Sicilie e amico di Filangieri. I due a Napoli frequentavano infatti il medesimo ambiente, oltre ad essere stati entrambi funzionari a corte.

 

La mediazione di Luigi Pio

Luigi Pio parlò a Franklin dei primi due volumi della Scienza della Legislazione, suggerendo all’americano la lettura dei testi. Fu lo stesso Luigi Pio a trasmettere a Filangieri gli scritti di Franklin e fu sempre attraverso il suo tramite che Franklin inviò le sue missive a Filangieri.

Nella terza missiva tra Luigi Pio e Filangieri dell’11 settembre 1781, Pio scrisse «[…]Il nostro Franklin con cui sono, come privato però, legato in qualche amicizia, mi mostrò desiderio di leggere la di lei opera, di cui io gli aveva parlato. Ho dovuto soddisfarlo, e con mio piacere. Per gratitudine mi ha il filosofo americano regalate le sue opere in quarto grande piene delle più giudiziose fisiche esperienze, dalle quali traggo piacere ed utile. Legge un po’ stentatamente l’italiano ma lo comprende benissimo e già mi dice di aver incominciato a gustare le di lei dottrine che trova esposte con “molta chiarezza e precisione”. Sono le sue parole. Mi commette di dirle che aspetta con ansietà il tomo che tratterà della legislazione criminale, perché questa sarà più utile per la sua nazione, mancante tutt’ora di molti lumi su quest’articolo. Coraggio dunque. Ella scriva di buon inchiostro, perché dee rendersi utile ad un’intiera nazione la quale (lasciando da parte tutti gli oggetti politici) figura in oggi tra tutte le altre che coprono da molti secoli la faccia dell’universo[…]».

 

La corrispondenza fra Benjamin Franklin e Gaetano Filangieri

Oltre alle lettere, nel corso degli anni Filangieri e Franklin si scambiarono diversi materiali.
Franklin mandò tre diversi omaggi a Filangieri: nel 1781 una propria produzione politica attraverso Luigi Pio; nel 1783 una copia della traduzione in francese delle Constitutions des treize États-Unis de l’Amérique; infine nel 1787 una copia della Costituzione Americana appena approvata a Filadelfia che però raggiunse Filangieri solo negli ultimi giorni di vita.

Dal canto suo Filangieri si impegnò a far pervenire a Parigi le copie dei volumi della Scienza della Legislazione a mano a mano che venivano pubblicati: il 14 luglio 1783 Filangieri spedì a Franklin il terzo volume dell’opera e il 27 ottobre 1783 il quarto, che insieme formano il libro terzo; ancora il 24 dicembre del 1785 mandò a Parigi le copie del quarto libro della Scienza della Legislazione, composto di tre volumi.

Attualmente l’American Philosophical Society di Philadelphia custodisce una copia della Scienza della Legislazione, e segnatamente dei primi due volumi, appartenenti alla biblioteca di Benjamin Franklin. In questi due volumi sono riportate una serie di sottolineature ed evidenziazioni fatte di pugno dallo stesso Benjamin Franklin.
Sono invece andati dispersi nell’incendio di Palazzo Arianello a Napoli nel 1799 i manoscritti de La Scienza di Gaetano Filangieri, nonché alcuni testi inviati da Franklin.

 

La Costituzione Americana

La Costituzione Americana fu varata il 17 settembre 1787 a Philadelphia ed entrò in vigore nel 1789, fu firmata da 39 delegati dell’Assemblea Costituzionale presieduti da George Washington. Il delegato per lo Stato della Pennsylvania fu Benjamin Franklin, tornato da due anni da Parigi, che scambiava ancora una corrispondenza con Filangieri.

 

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